Cyber security: nuovo asset aziendale necessario
Da Norsk Hydro a Citrix, il cyber attacco colpisce ancora
L'ultimo caso eclatante è stato in grado di spedire i prezzi dell'alluminio ai massimi da tre mesi sul mercato globale confermando la vulnerabilità dell'industria mineraria e metallifera al cybercrime. A metà marzo, il colosso Norsk Hydro, big attivo in tutta la filiera del metallo, è stato vittima di un grave attacco informatico che ha portato alla sospensione produttiva di alcuni impianti e alla gestione manuale di altri. A distanza di una settimana dall'evento, il gruppo norvegese era ancora impegnato a ripristinare il pieno funzionamento della divisione colpita ed aveva identificato la causa del problema - innescato da un ransomware (chiamato LockerGoga), un virus che blocca i sistemi chiedendo il pagamento di un riscatto – ma non era in grado di stimare i tempi precisi di ritorno alla normalità né gli impatti finanziari dell’attacco. L'episodio è stato solo l’ultimo di cui è stata vittima un gigante dell’industria delle commodity: dai gruppi petroliferi Aramco e Rosneft alle fonderie di zinco Nyrstar, alla compagnia di shopping AP Moller-Maersk. Più della metà delle società del settore, segnala un rapporto recente di EY, ha subito un attacco rilevante ma, nonostante questo, la quasi totalità (97%) ritiene di avere ancora difese inadeguate ad affrontare un simile evento.